sabato 15 novembre 2008

La tecnologia, il politico e il cittadino

Barack Obama: l’uomo delle prime volte. È il primo Presidente degli Stati Uniti di colore; è il primo ad aver vinto alle presidenziali su un ex reduce di guerra; è il primo ad aver vinto teoricamente le elezioni in anticipo sul voto ed è il primo ad averlo fatto su internet. Obama è, probabilmente destinato ad essere ricordato per molti motivi da storici, politologi, e, soprattutto, da studiosi della comunicazione.
Il web è si è popolato di sostenitori del candidato democratico durante tutta la campagna elettorale. Dai più popolari Youtube e Facebook, ai singoli blog degli utenti della rete, per finire ai commenti degli articoli sulla corsa dell’uomo di Chicago. Ma non sono stati solo i cittadini di tutto il mondo ad usare il web per sponsorizzare le loro simpatie politiche. Lo stesso neo presidente ha sfruttato al massimo le capacità comunicative di un mondo che naviga sempre di più. La corsa via internet di Obama è partita dalle primarie. Il suo staff pubblicava regolarmente su Youtube, in un canale direttamente riservato all’ex senatore dell’Illinois (BarackObamadotcom), tutti i video delle conferenze e dei dibattiti, fino ad arrivare all’ultimo discorso di Chicago in cui Obama, appena eletto, ringraziava chiunque lo avesse sostenuto.



Non basta, i ringraziamenti del presidente degli Stati Uniti sono arrivati anche su Facebook a tutti gli utenti iscritti ai gruppi che lo sostenevano. Sulla mia bacheca del popolare social network, il giorno dopo l’elezione, è arrivato l’avviso di un’e-mail di ringraziamento per il supporto e la fiducia che avevo riposto in lui durante la battaglia elettorale. Anche se il messaggio si chiudeva con “God bless America”, devo ammettere che mi ha fatto una certa impressione essere ringraziato dal Presidente statunitense, o da chi per lui. Fossi stato un cittadino americano mi sarei sentito particolarmente vicino all’uomo che dovrà guidare il mio Paese e, in questi tempi di disillusioni politiche, credo che la vicinanza tra i cittadini e i loro rappresentanti istituzionali sia quanto mai essenziale. Barack Obama deve averlo capito ed è riuscito a farsi percepire dall’America come l’uomo più vicino ai suoi problemi, non solo politicamente, ma anche fisicamente. L’ondata di entusiasmo che si è creata intorno alla sua candidatura è stata montata dalle rive delle isole del mare di internet e si è infranta sul surfista McCain.
Obama non è, però, il primo politico ad aver istituzionalizzato internet ed ad averlo usato per quello che è: il mezzo di comunicazione di massa più popolare del momento. La regina inglese Elisabetta II, infatti, ha da tempo intuito le potenzialità del web.
Dopo essere diventata la seconda “g” sul logo di Google ed essersi dichiarata assidua frequentatrice di Youtube, ha qui aperto The Royal Channel, il canale che guarda da vicino la casata reale. Così, dopo aver deciso di rendere pubbliche su internet tutte le spese di Casa York ed aver reso partecipi i sudditi alla propria vita, come potrebbe fare un qualsiasi utente della rete, la regina ha trasformato internet nel proprio mezzo di comunicazione più importante, fino ad arrivare ad augurare un buon natale alla Gran Bretagna direttamente su Youtube.